L’oceano inizia a Strasburgo.

L’8 giugno, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, ai piedi del Parlamento europeo, a Strasburgo, è stata svelata una placca di sensibilizzazione per la salvaguardia degli oceani. 

Celebrare gli oceani, sensibilizzare il pubblico al ruolo cruciale che svolgono per la sopravvivenza degli esseri umani, oltre che ai diversi mezzi grazie ai quali proteggerli: sono questi gli obiettivi della Giornata Mondiale degli Oceani, che ricorre l’8 giugno. L'iniziativa è stata lanciata in occasione del Vertice sull’ambiente (Earth Summit) tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. La targa, inaugurata l’8 giugno 2022 a Strasburgo, davanti al Parlamento europeo, porta questa iscrizione più che simbolica: “L’oceano inizia qui”. 

Le Parlement dévoile la plaque Ici commence l'océan devant le Parlement européen de Strasbourg
L’actuelle présidente du Parlement européen, Roberta Metsola, a dévoilé la plaque symbolique sur les océans à Strasbourg le 8 juin. Photo DR

Roberta Metsola, attuale presidente del Parlamento europeo, ha tenuto a ricordare di essere originaria di un’isola, Malta. Sa quindi molto bene che il mare è una fonte di alimentazione e di risorse naturali, e che funge da regolatore per il clima. Il mare è per lei anche una fonte di ispirazione e riflessione. 
“Più della metà dell’ossigeno del mondo proviene dagli oceani e questo è il segno della loro importanza per la nostra salute.” Metsola ha anche insistito sulla rapidità alla quale si assiste alla degradazione dello stato dei mari, causata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Come sottolinea Metsola, quando si parla di cambiamenti climatici, spesso si pensa alla terra e all’aria e si dimenticano le conseguenze sugli oceani e sui mari.

L'inquinamento marino viene dalla terra

«Ma oggi sappiamo che l’aumento delle temperature ha effetti altrettanto gravi per le acque e ciò richiede un impegno maggiore da parte nostra nell’azione contro il riscaldamento globale.  
Sapendo che l’80 % dell'inquinamento dei mari proviene dalla terra, questa targa con l’iscrizione “L’oceano inizia qui” ci ricorda che anche le attività umane, pur se terrestri e apparentemente lontane da mari e oceani, hanno conseguenze inevitabili sugli ecosistemi costieri e marini.»
La presidente ha ricordato la parola d’ordine dell’ONU per la Giornata degli oceani: “Rivitalizzazione: un’azione collettiva per l’oceano”. Secondo lei, è fondamentale che il Parlamento integri il senso di questa frase e s’impegni “ogni giorno, anche nelle aree terresti di tutto il mondo, non solo del continente europeo”. 

Plaque ici commence l'océan

L’istituzione deve quindi cooperare con i paesi membri, in modo da suscitare una nuova dinamica mondiale. La targa che è stata svelata è importante, in quanto rappresenta “l'impegno per la preservazione degli ecosistemi marini e la consapevolezza della necessità di far evolvere i comportamenti”.

Un osservatorio dell’economia blu

La Commissione europea ha lanciato l’Osservatorio dell’economia blu dell’Unione europea il 19 maggio 2022. Si tratta di una nuova piattaforma di diffusione di conoscenze per la sostenibilità degli oceani, dei mari e delle zone costiere.
Questo osservatorio sarà focalizzato sugli aspetti socio-economici dei settori marittimi. Fornirà un’immagine dettagliata delle attività legate all’oceano, con dati aggiornati, prove scientifiche, informazioni sul mercato e conclusioni sull’andamento dell’economia blu nell’UE. 

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Raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo

L’Osservatorio dell’economia blu dell’UE ha lo scopo di palliare l’attuale insufficienza di dati disponibili riguardo le industrie e le attività legate agli oceani, ai mari e alle zone costiere. Queste informazioni permetteranno in particolare di aiutare politici e imprese a prendere le decisioni giuste per costruire nell’UE un’economia blu sostenibile, resiliente e neutra dal punto di vista climatico.
La piattaforma fornisce inoltre informazioni utili per la progettazione, l’attuazione e il controllo delle politiche, soprattutto alla luce del Green Deal europeo, una serie di politiche create allo scopo di far raggiungere al continente europeo la neutralità carbone entro il 2050.
L’osservatorio centralizzerà le conoscenze attualmente nelle mani della Commissione, provenienti in particolare dall’Osservatorio europeo del mercato dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (EUMOFA) e dalla Rete europea di osservazione e di dati dell'ambiente marino (EMODnet). Interagirà anche con il Forum blu degli utenti del mare, una nuova iniziativa che dovrebbe essere lanciata alla fine del 2022.

Documentazione presso Lieu d’Europe, a Strasburgo

Cosa fa l’UE per gli oceani? Il Centro di documentazione del Centro d'informazione sulle istituzioni europee, situato al primo piano di Lieu d’Europe (8 rue Boecklin) a Strasburgo, propone una selezione di brochure e di documenti da scaricare su questa tematica. 
Per esempio: “L’UE protegge l’oceano: Contributo dell’UE al “One Ocean Summit”, il 9, 10 e 11 febbraio 2022 a Brest, in Francia”; “Far rivivere i nostri oceani e le nostre acque - E in concreto?” Far rivivere il nostro oceano e l’ambiente acquatico: soluzioni concrete per le principali problematiche.”

E concretamente, cosa si può fare?

Perché l’oceano e le acque sono importanti, più di quanto non si creda? Perché la vita dipende dalla salute del sistema complesso, creato da oceani, mari e corsi d’acqua, che ricopre il 75 % della superficie terrestre.
L’Europa ha dato inizio di recente a una politica d’azione in favore degli oceani. Le prime proposte, sollecitate all'inizio del 2022 nell’ambito di Horizon Europe, hanno lo scopo di sostenere la missione europea “Far rivivere il nostro oceano e le nostre acque entro il 2030”. 

Tali progetti dovrebbero dare spazio a soluzioni innovative per eliminare l'inquinamento e far in modo che l’economia blu diventi un’economia circolare e raggiunga la neutralità carbonica. Questo è l’obiettivo ed è urgente: il 40 % degli europei vive sulle zone costiere. Ma l’interesse di quest’iniziativa volitiva è anche economico, in quanto l’oceano dovrebbe generare  2 500 miliardi di euro di beni e servizio all’anno entro il 2030 (fonte: UE).

Lucie Michel